DIRTY OLD TOWN

Dirty Old Town
Tiziana Nannini: chitarra e voce – Giuseppe Cornacchia: fisarmonica
Roberto Ciolli: violino – Betty Cardelli: flauto traverso – Antonio Zirpoli: percussioni

Questa canzone irlandese è stata registrata e mixata a maggio 2020 durante il periodo in cui nessun gruppo musicale poteva suonare nei locali pubblici per limitare la propagazione dei virus.

Così è nata l’occasione di suonare a distanza e miscelare le tracce separate. Questo è il risultato.

E’ uscito fuori un bel cocktail di timbri musicali.

Tiziana Nannini voce chitarra, Giuseppe Cornacchia fisarmonica, Antonio Zirpoli percussioni, Roberto Ciolli violino, Betty Cardelli flauto traverso.

Questa canzone è attribuita alla tradizione musicale irlandese essendo stata interpretata anche dai Pogues, dai Dubliners e anche dai nostri amici Dirty Old Band. https://www.facebook.com/amici.delladob/

Il testo parla di una vecchia città inquinata, un’emblematica english old town dell’800.

La città industriale ha il suo il quartiere operaio sovraffollato e malsano costruito nella zona più degradata. Gli incontri d’amore avvengono vicino ai muri delle fabbriche e le passeggiate romantiche lungo il canale che fiancheggia i capannoni. I bambini giocano in strada e la vivono come il salotto buono. “L’odore portato dal vento era quello dell’aria inquinata, un fumo grigio sporcava di fuliggine tutta la città”. Sto andando ad affilare bene l’ascia d’acciaio luccicante temprata nel fuoco e ti abbatterò come un vecchio albero morto”.

Avrebbe voluto distruggere la vecchia sporca citta come anche il sistema di sfruttamento dei lavoratori asserviti al capitale. L’ascia come emblema del socialismo e di un diverso sistema di gestione del lavoro senza sfruttamento dell’uomo. L’immagine poetica è quella di accostare le alte ciminiere di mattoni e cemento che buttano fuori il fumo a dei vecchi alberi morti. Il grigio delle polveri al posto delle chiome verdi.

https://italish.eu/pub-music-dirty-old-town-parte-prima/

05 Novembre 2006